Quello alla prostata è il tumore più frequente nel sesso maschile e la seconda causa di morte per cancro dopo quello del polmone.
«Nel nostro Paese ogni anno si registrano oltre 30.000 nuovi casi di cancro della prostata ed 8.000 decessi legati a questa patologia, e tali numeri sono destinati ad aumentare in futuro», questo è quanto afferma il dr Giuseppe Quarto Esperto urologo, che da anni si interessa della cura della prostata.
«La corretta informazione e la diagnosi precoce sono le due armi principali per combattere questa malattia la quale è spesso inizialmente del tutto asintomatica. Scoprire la patologia in fase iniziale consente al medico di valutare la migliore strategia terapeutica da mettere in atto per raggiungere la guarigione e mantenere elevata la qualità di vita del paziente».
Lei che consiglia?
Non esiste ad oggi, alcun esame che da solo consenta di diagnosticare con certezza un cancro della prostata. Per poter riconoscere precocemente una neoplasia prostatica è necessario valutare alcuni elementi: il dosaggio del PSA, l’esplorazione digito-rettale della prostata ed una valutazione ecografica della ghiandola.
Ma che cosa è il psa?
Il psa prodotto esclusivamente dalla prostata non è un marcatore tumorale, ma valori elevati, al disotto dei 2.5 ng/ml , si associano con una certa frequenza a cancro della prostata. Va però chiarito, che tale aumento non è sempre legato al tumore, ma che anche il semplice aumento delle dimensioni della prostata oppure un’infiammazione della ghiandola possono causare una elevazione di tali valori. Pertanto una volta effettuato tale esame, il paziente deve sottoporsi ad una visita urologica, integrata con ecografia.
Quali altri esami sono necessari per una diagnosi certa?
La conferma di un sospetto di cancro della prostata è ottenuta soltanto con la biopsia della prostata. Spesso si ha la percezione sbagliata che sia una pratica dolorosa, ma oggi, grazie all’utilizzo di sonde ecografiche molto sottili e soprattutto con l’utilizzo dell’anestesia locale, che personalmente applico di routine, i fastidi sono ridotti al minimo.
Come si regola con pazienti che hanno una psa elevato ed una precedente biopsia negativa?
Purtroppo, può accadere che alla biopsia benché ci sia un psa elevato non si riscontri alcun tumore, in questi casi, prima di ripetere la biopsia, possono venirci in aiuto dei nuovi marcatori e nuove metodiche di immagini
Cosa fa aumentare il rischio di tumore alla prostata?
Sicuramente la familiarità, persone che hanno avuto casi di tumore alla prostata in famiglia, dovrebbero iniziare lo screening dai 45 anni di età, oltre ad una dieta squilibrata ricca di acidi grassi e carne rossa, mentre da studi recenti sembra avere un potere protettivo la dieta mediterranea.
Una volta che il paziente è certo di avere un cancro alla prostata, quale cura consiglia?
La cura appropriata viene scelta dall’urologo a seconda della situazione, oggi fortunatamente anche a napoli abbiamo la possibilità di utilizzare le nuove tecnologie come la robotica.
Quali sono i principali rischi che corre il paziente operato per Tumore alla prostata?
La perdita della potenza sessuale e della capacità di contenere le urine, condizioni che possono presentarsi indipendentemente dalla procedura terapeutica scelta. Spesso tali rischi sono la logica conseguenza dell’effettuazione di un trattamento che abbia radicalità oncologica.
Ma oggi sono disponibili nuovi farmaci che consentono di restituire al paziente una potenza sessuale ed una continenza alle urine dopo la terapia per il cancro, ovviando a questi problemi in maniera soddisfacente per la qualità di vita.
Dott Quarto lei che è anche andrologo che rapporto c’è tra la prostata e le disfunzioni sessuali
Le infiammazioni alla prostata, causano la cosiddetta prostatite. Questa è una malattia della prostata molto comune, specie in giovane età, la quale si manifesta con disturbi urinari e/o dolore localizzato al perineo, nella zona sovra pubica e al pene e può indurre disfunzioni sessuali come disfunzione erettile e disturbi dell’eiaculazione, nonché infertilità.
In conclusione che messaggio manda?
Noi uomini dobbiamo essere più attenti alla salute, e così come le donne che periodicamente eseguono una visita ginecologica, dobbiamo sottoporsi a visita urologica di routine.
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