Fare un’ecografia prostatica trans rettale: quello che c’è da sapere

Si tratta di un esame diagnostico per immagini che serve per valutare lo stato di salute della prostata; in particolare, è utile effettuare un’ecografia prostatica trans rettale quando:

  • ci sono disturbi urinari, ad esempio difficoltà o eccessiva frequenza della minzione, oppure una diminuzione del getto urinario;
  • vi è il dubbio della presenza di un tumore alla prostata, in modo da effettuare una diagnosi precoce (con l’aggiunta di una biopsia);
  • l’esplorazione rettale effettuata dal medico non è stata sufficientemente chiarificatrice della tipologia di disturbo;
  • è necessario verificare l’efficacia di una terapia, giunta al suo termine.

L’ecografia prostatica trans rettale si effettua tramite una piccola sonda lubrificata che viene inserita per pochi centimentri nel retto del paziente mentre questo è in posizione sdraiata su un fianco con le ginocchia piegate; la sonda emette delle onde sonore, non udibili e del tutto innocue, che “rimbalzano” all’interno dei tessuti come se fossero degli echi, i quali vengono eleborati sotto forma di immagini dal macchinario. In questo modo è possibile verificare non solo le corrette dimensioni della prostata, ma anche se ad esempio sono presenti calcificazioni che possono essere causa di disturbi e patologie.

I dubbi più frequenti sull’ecografia prostatica trans rettale

  1. È dolorosa?
  2. No. La sonda inserita è molto piccola e in ogni caso viene usato anche un lubrificante. Se all’ecografia si accompagna anche una biopsia, è possibile sentire un po’ di fastidio durante il prelievo, tuttavia in questo caso viene spesso eseguita una piccola anestesia locale.
  3. È rischiosa?
  4. No. Viene prescritto un antibiotico da assumere il giorno prima e nei giorni seguenti l’esame, in modo da evitare il rischio di infezioni. Ci possono essere alcune conseguenze del tutto momentanee che si risolvono da sole, come ad esempio un leggero sanguinamento uretrale durante le 24 ore successive all’esame, oppure tracce di sangue nelle urine o nel liquido seminale.
  5. Serve qualche preparazione particolare in vista dell’esame?
  6. Sì, ma nulla di complicato. Il retto deve essere vuoto, quindi è consigliabile fare un clistere alcune ore prima dell’esame; la vescica invece deve essere preferibilmente piena (aiuta la miglior trasmissione delle onde ecografiche), quindi sarà opportuno bere molto e non urinare prima di sottoporsi all’ecografia. Se si assumono dei farmaci, sarà cura del medico la valutazione in merito alla loro sospensione per qualche giorno.
  7. È un esame lungo? Serve un accompagnatore?
  8. No. L’ecografia prostatica trans rettale dura circa un quarto d’ora e non è necessario essere accompagnati, si può riprendere con le normali attività quotidiane evitando sforzi nelle 24 ore successive.

Abbiamo quindi visto come questa tipologia di esame, che può provocare un po’ di ansia e timore, non sia in realtà nè doloroso nè rischioso, ma assolutamente importante per accertare la buona salute e funzionalità della prostata.

 

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