La disfunzione erettile è una patologia che colpisce molti uomini, con un indiscutibile impatto sulla loro qualità di vita, sia sessuale che relazionale. Le opzioni di trattamento possibili sono diverse: parliamo ad esempio di onde d’urto per la disfunzione erettile e, più recentemente, anche di carbossiterapia. Un’ulteriore possibilità di trattamento disponibile è quella della protesi peniena.
Cos’è una protesi peniena?
Si tratta di un dispositivo medico impiantabile progettato per ripristinare la funzione erettile negli uomini affetti da disfunzione erettile grave o irreversibile. Ne esistono di diversi tipi, tuttavia quella più usata poichè garantisce un risultato più “naturale” è la protesi gonfiabile, che può essere azionata manualmente dal paziente per creare un’erezione e sgonfiata quando non è più necessaria.
Quando è il caso di considerare la chirurgia per la protesi peniena?
La chirurgia per la protesi peniena viene presa in considerazione quando altri trattamenti per la disfunzione erettile, come farmaci orali o iniezioni intracavernose, non hanno avuto successo o non sono adatti al paziente. È generalmente raccomandata per uomini che non possono ottenere o mantenere un’erezione sufficiente per un’attività sessuale soddisfacente. La valutazione dell’opportunità di questo tipo di protesi deve naturalmente essere fatta dal medico specialista andrologo, in grado di valutare rispettivamente benefici e rischi nel caso specifico del paziente.
Quanto tempo è necessario per tornare alle normali attività dopo l’inserimento di una protesi peniena?
La risposta a questa domanda è soggettiva, dipende infatti dalle condizioni di partenza del paziente ed è quindi molto variabile. In linea generale, però, il periodo di guarigione completo è stimato intorno alle 4-6 settimane, durante le quali bisognerà evitare sforzi fisici intensi e seguire le ulteriori indicazioni del medico.
Vantaggi e svantaggi della protesi peniena
Il vantaggio principale è naturalmente il ripristino della possibilità di ottenere un’erezione affidabile, indipendentemente dal desiderio sessuale o dagli stimoli. Inoltre, offre un maggiore controllo sull’erezione, consentendo di prolungare il tempo dell’attività sessuale.
Tra gli svantaggi, bisogna sottilineare che, essendo un intervento chirurgico, può comportare normali rischi come infezione, sanguinamento e dolore postoperatorio. Inoltre, una volta impiantata, la protesi peniena è permanente e potrebbe richiedere un ulteriore intervento chirurgico in futuro per la sua rimozione o sostituzione, stimata intorno ai 10-15 anni.
Possiamo sicuramente considerare la protesi peniena come un’opzione di trattamento efficace in caso di disfunzione erettile grave, in grado di ripristinare la qualità della vita sessuale del paziente. Tuttavia è un intervento da non prendere sotto gamba, le indicazioni vanno sempre discusse con un medico specialista andrologo, per poter valutare in maniera approfondita non solo i sintomi, ma anche le opzioni alternative e i risultati attesi.
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