Quando parliamo di varicocele (da non confondere con l’idrocele) ci riferiamo a una patologia che consiste nella dilatazione delle vene nello scroto, che può portare a problemi di fertilità maschile. Curare il varicocele diventa quindi necessario per evitare alterazioni del liquido seminale: uno dei metodi più sicuri e affidabili prevede l’uso della tecnica microchirurgica, in grado di prevenire il ritorno del flusso sanguigno anomalo nel testicolo.
Accanto alle principali opzioni chirurgiche per curare il varicocele, vale a dire la legatura di Ivanissevich e la sclerotizzazione delle vene spermatiche, le linee guida internazionali hanno indicato la microchirurgia come la tecnica attualmente più sicura poichè, contrariamente alle altre due, presenta un tasso di recidiva significativamente ridotto: il 2% rispetto al 30% della legatura di Ivanissevich e al 10% della sclerotizzazione.
L’intervento ha una durata indicativa di circa un’ora e viene eseguito in anestesia locale o spinale e comporta un’incisione nel pube di circa 5 cm verso l’inguine, per raggiungere il sistema vascolare e funzionale del testicolo. Una volta individuati il dotto deferente, l’arteria spermatica e i dotti linfatici, le vene dilatate vengono sezionate e legate e, al termine dell’intervento, il taglio viene chiuso con materiale riassorbibile.
La degenza è generalmente breve, infatti il paziente può essere dimesso il giorno stesso o il giorno successivo. Il decorso post operatorio non è complicato: le principali indicazioni sono stare a riposo per circa 10-15 giorni evitando di percorrere lunghi tratti a piedi e applicare il ghiaccio per alcuni giorni. E’ possibile che si presenti un po’ di dolore, tuttavia nulla che non possa esser tenuto sotto controllo con degli antidolorifici.
Altre indicazioni includono l’evitare di praticare sport, andare in moto o in bici per almeno 4 mesi e indossare slip di cotone anziche boxer.
Curare il varicocele con la tecnica microchirurgica rappresenta un’opzione sicura ed efficace, con un trascurabile rischio di recidiva; inoltre, il decorso post operatorio non è complicato e permette al paziente di ripristinare in poco tempo la sua qualità di vita.
Se si sospetta di essere affetti da varicocele è indispensabile rivolgersi a uno specialista come il dr. Quarto, andrologo a Napoli che, oltre a confermare eventualmente la diagnosi, potrà individuare, anche grazie ad esami come ecogragia scrotale ed eco color doppler, il corretto livello di gravità e il trattamento più indicato. Prendi appuntamento presso una delle nostre sedi: contattaci!
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