Quando parliamo di balanite, usiamo un termine che include una casistica variegata di disturbi che hanno in comune una conseguenza: il glande infiammato.
L’infiammazione del glande si può manifestare in diversi modi, tra cui un semplice prurito, oppure arrossamento e indolenzimento del glande, oppure con un’eruzione cutanea rossastra o, nei casi più gravi con la fimosi.
Anche le cause che portano al glande infiammato possono essere tante; tra le principali possiamo annoverare:
- presenza di lichen (sia planus che scleroso);
- allergie da contatto e/o dermatiti di varie origini;
- psoriasi;
- eruzione cutanea dovuti all’assunzione di farmaci;
- sifilide;
- neoplasia intraepiteliale
Quando non è possibile rilevare (con test specifici) nessuna tra le cause citate, allora si può parlare di balanite aspecifica, legata sempre alla proliferazione anomala di batteri e lieviti che si trovano già in condizioni normali sulla pelle.
Questa proliferazione può avvenire quando si verificano situazioni quali:
- una scarsa igiene intima e/o glande non asciugato dopo il lavaggio
- lavaggi eccessivi uniti all’uso di un detergente aggressivo
- sudore
- infezione trasmessa dal partner sessuale
- presenza di diabete mellito con proliferazione di candida
- presenza di sostanze irritanti (ad esempio lubrificanti o altre sostanze chimiche)
Il modo migliore per prevenire la balanite è svolgere un’accurata igiene quotidiana, lavando il pene con acqua tiepida, utilizzando un sapone delicato, sciacquado e poi asciugando bene, sempre con delicatezza e senza sfregare.
Qualora l’infiammazione dovesse presentarsi, soprattutto se accade spesso, è necessario sia stabilire con esattezza quali siano i fattori scatenanti (tramite un semplice tampone per la coltura di batteri e di lieviti) sia procedere con il trattamento, che può implicare l’uso di un antisettico o di un antibiotico, di un antimicotico, di un cortisonico oppure tramite appositi impacchi astringenti.
In ogni caso la cosa migliore da fare quando si presenta uno o più sintomi sopra citati, è recarsi da un medico andrologo in grado di effettuare la corretta diagnosi e individuare il trattamento più adatto a risolvere il problema. Se hai il dubbio di avere
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