Molto spesso si sottovaluta l’importanza di una giusta alimentazione, utile non unicamente per il proprio aspetto fisico ma anche per migliorare molti aspetti della propria salute: è questo il caso della dieta per malattie renali, intesa non tanto in qualità di dieta dimagrante quanto proprio come un regime alimentare utile in caso di malattie renali, che ne rallentano il decorso o aiutano a tenere la patologia sotto controllo.
Com’è una dieta per malattie renali?
Come anticipato, non si parla di “dieta” finalizzata al dimagrimento, bensì finalizzata a non sovraccaricare i reni.
In presenza di una patologia renale, infatti, diminuisce la capacità dei reni di filtrare le scorie e i sali minerali in eccesso: questo può portare ad una progressiva situazione di insufficienza renale, che è irreversibile e nei casi più gravi può rendere necessario un trattamento di dialisi o addirittura un trapianto dell’organo.
Proprio per questo, la prima caratteristica che deve avere una dieta per malattie renali è essere ipoproteica e con un basso contenuto di sodio e fosforo.
In particolare, per quanto riguarda le proteine, occorre ridurre l’assunzione di quelle di origine animale, come la carne, i latticini, le uova e il pesce, mentre sono maggiormente tollerate quelle di origine vegetale che derivano dai legumi.
Anche l’assunzione di sodio è da limitare, non solo evitando un uso eccessivo di sale da cucina, ma facendo anche molta attenzione a quello presente ad esempio nei dadi e nei brodi pronti, nei formaggi, negli insaccati e negli elementi in salamoia.
Per quanto riguarda il fosforo, oltre agli alimenti già citati bisogna ridurre il consumo anche di cioccolata, gamberi, frutta secca, lievito di birra, farine e crusca, solo per nominarne alcuni.
Naturalmente dovrà essere il medico, in primis nefrologo o nutrizionista, a dover valutare il giusto bilanciamento dei nutrienti in modo da garantire un corretto apporto calorico ed evitare il rischio di malnutrizione.
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