Di origini antichissime, l’urologia è la branca medica che si occupa di alcune tra le patologie più frequenti e diffuse dell’apparato urinario maschile e femminile.
Lo studio delle urine ha origini che risalgono sino all’antica Grecia, ma ben presto i primi rudimentali studi di osservazione si sono evoluti in interventi più mirati, sino a far comparire i primi urologi veri e propri.
Il sud Italia, sin dai tempi della Magna Grecia, ha detenuto per lungo tempo il primato sia per gli studi prodotti dalla letteratura di riferimento quanto per gli interventi, arrivando ad utilizzare sofisticate tecnologie per esami invasivi già nel XVIII secolo, al tempo dei Borboni.
Ancora oggi la qualità dell’urologia italiana è prevalentemente figlia di questa lunga tradizione che ha prodotto, e produce tutt’ora, urologi al top in Italia in grado di fare innovazione e ricerca su scala internazionale.
L’apparato urinario come spia dello stato di salute generale
Ma ciò che la grande tradizione classica ha lasciato agli urologi italiani è soprattutto la consapevolezza che l’urologia sia un parte di un tutto, ovvero un sofisticato indicatore che può rivelare lo stato di salute generale dell’organismo.
Spesso i primi disturbi collegati anche a patologie relativamente estranee dalla ristretta specificità urologica, si mostrano proprio con una difficoltà o un disturbo collegato agli apparati urinari. Così come è vero che un apparato urinario sano è quasi sempre indice di un corpo sano e in perfetto stato.
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