Calcolosi urinaria e alimentazione

Sebbene non ci sia completa corrispondenza nei pareri medici, l’alimentazione svolge un ruolo importante nella calcolosi urinaria prevenendo la formazione di calcoli renali e limitando le sostanze che possono contribuire ad aggravare condizioni congenite.

Sui calcoli renali bisogna innanzitutto dire che questi possono essere di tipologia e di natura molto diversa. L’incidenza sulla calcolosi urinaria dell’ossalato di calcio è indubbiamente predominante, ma non è la sola.

Le stime d’incidenza per persone colpite da calcolosi urinaria possono essere suddivise su diversi fattori:

  • ossalato di calcio e fosfato di calcio – circa nel 60% dei casi
  • acido urico e urato di calcio – compreso tra 5-15% dei casi
  • misti (acido urico e calcio) – circa nel 15% dei casi
  • infettivi – circa il 15% dei casi
  • cistici – >1% dei casi

Il compito dell’alimentazione nella prevenzione della calcolosi, è quello di facilitare lo scioglimento dei cristalli di sali di calcio, magnesio o acido urico.

Attenzione al consumo eccessivo di proteine

L’eccessivo consumo di proteine può comportare una maggiore difficoltà di eliminazione di tali sostanze tramite l’urina; i principali imputati da porre sul banco sono, ancora una volta, le carni rosse.

Cioccolata, nocciole, the e succhi di frutta incidono invece nell’aumento dell’ossalato di calcio, così come piselli, asparagi e spinaci.

Il magnesio citrato invece viene indicato come una buona terapia per ridurre e dissolvere i calcoli dovuti all’acido urico.

Controllare lo stato di idratazione mediante l’osservazione dell’urina

Il modo migliore e più efficace per diluire le sostanze nelle urine è quello di mantenere sempre un ottimo stato di idratazione generale. Le urine possono darci un’indicazione importante per monitorare lo stato di idratazione del nostro organismo, osservandone il colore;

  • Urine di colore trasparente o paglierino: indicano un buono stato di idratazione delle urine
  • Urine di colore giallo scuro o marrone: indicano uno scarso apporto di liquidi

L’apporto di liquidi deve essere compreso tra i 2,5-3 litri al giorno, in modo da espellere, mediante l’urina, circa due litri al giorno. Tra le bevande devono tuttavia essere limitate il caffè, il the e succhi di frutta.

L’acqua: la principale alleata contro la calcolosi urinaria

Il consumo di acque oligominerali o lievemente mineralizzate possono considerarsi preferibili per limitare la possibile comparsa di disturbi legati alla calcolosi urinaria in quanto il loro minore apporto di sodio e calcio ne aumenta il potenziale diluente per sciogliere le sostanze che possono cristallizzarsi nei calcoli.

 

 

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